I primi due secoli della letteratura italianaVallardi, 1880 - 609 стор. |
Інші видання - Показати все
Загальні терміни та фрази
abbiamo alcuni amore antichi anzi autem avea Avignone BARTOLI Beatrice bella Biancofiore Boccaccio Canto Canto trentesimo Canz canzone Carlomagno cavalleresco certo ch'egli ch'io Chè chiama cielo codesto colla comincia corte credere cuore d'amore Dante dialetto dice Diez dolce dolore donna esempio esso fabliau Fauriel figliuolo francese Francia gente gentile giorno giovane Hist ital l'altro Landau latino Laura leggenda lettera letteraria Letteratura italiana letto libro lingua lingue romane luogo marito medio evo mente Meril mihi moglie mondo morte narra novella nuova occhi papa parla parole passo pensiero Petrarca poema poesia poeta poetica popolo proprio provenzale pure quam quod racconto Raynouard ricorda rime romane Sade santo scritto scrittore scrive secolo secolo XIII segg sembra sente signor sirventes sonetto Sordello spirito storia terra trova trovatori uomo Valchiusa vede vero versi vidi Virgilio volgare XIII secolo
Популярні уривки
Сторінка 427 - Del bello ovile ov'io dormii agnello Nimico ai lupi che gli danno guerra; Con altra voce ornai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello...
Сторінка 417 - Quale per li seren tranquilli e puri Discorre ad ora ad or subito fuoco, Movendo gli occhi che stavan sicuri, E pare stella che tramuti loco, Se non che dalla parte onde s...
Сторінка 396 - Un' aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U...
Сторінка 398 - Io vidi già nel cominciar del giorno La parte orientai tutta rosata, E l'altro ciel di bel sereno adorno, E la faccia del Sol nascere ombrata, Sì che per temperanza di vapori L'occhio la sostenea lunga fiata...
Сторінка 340 - Fui io a lui men cara e men gradita; E volse i passi suoi per via non vera, Immagini di ben seguendo false Che nulla promission rendono intera; Nè l' impetrare spirazion mi valse, Con le quali ed in sogno ed altrimenti Lo rivocai; si poco a lui ne calse. Tanto giù cadde, che tutti argomenti Alla salute sua eran già corti, Fuor che mostrargli le perdute genti. Per questo visitai 1' uscio de' morti, Ed a colui che 1' ha quassù condotto Li prieghi miei piangendo furon porti.
Сторінка 400 - Per la mia morte , qual cosa mortale Dovea poi trarre te nel suo disio? Ben ti dovevi per lo primo strale Delle cose fallaci , levar suso Diretro a me, che non era più tale.
Сторінка 340 - Diretro a me che non era più tale. Non ti dovea gravar le penne in giuso, Ad aspettar più colpi, o pargoletta, O altra vanità con sì breve uso. Nuovo augelletto due o tre aspetta ; Ma dinanzi dagli occhi dei pennuti Rete si spiega indarno o si saetta.
Сторінка 445 - Laura a veder la crudele agitazione, io cui essa sola lo ha posto. face non trovo , e non ho da far guerra ; E temo, e spero, ed ardo, e son un ghiaccio; E volo sopra '1 cielo, e giaccio in terra; E nulla stringo, e tutto '1 mondo abbraccio...
Сторінка 347 - Per me si va nella città dolente; Per me si va nell'eterno dolore; Per me si va tra la perduta gente.
Сторінка 405 - O ben creato spirito, che a' rai Di vita eterna la dolcezza senti, Che non gustata non s' intende mai ; Grazioso mi fia , se mi contenti Del nome tuo, e della vostra sorte; Ond' ella pronta e con occhi ridenti : La nostra carità non serra porte A giusta voglia , se non come quella ' , Che vuoi simile a sé tutta sua corte. Io fui nel mondo vergine sorella * : E se la mente tua ben si riguarda , Non mi ti celerà l...