Giornale napoletano di folosofia e lettere, scienze morali e politiche, diretto da F. Fiorentino, compilato dal prof. C.M. Tallarigo, Томи 1 – 2Francesco Fiorentino 1879 |
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... poeta satirico . Tali furono i principii del poetare tragico della Grecia ; ma dei molti lavori di alta drammatica pochissimi sono infino a noi pervenuti , e , quantunque troviamo ricordo di un gran numero di poeti , di tre soli ...
... poeta satirico . Tali furono i principii del poetare tragico della Grecia ; ma dei molti lavori di alta drammatica pochissimi sono infino a noi pervenuti , e , quantunque troviamo ricordo di un gran numero di poeti , di tre soli ...
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... poeta più dicevom Da Euripide d . abbia incomincit . da lui io suppot . discerne il beton 1 . cero e bello poss .. Ovveramente i , laddove perche rero e bello insi : Avendomi pro liani , ho acce se , nè mi fermes Quanto ai Lan abbiano ...
... poeta più dicevom Da Euripide d . abbia incomincit . da lui io suppot . discerne il beton 1 . cero e bello poss .. Ovveramente i , laddove perche rero e bello insi : Avendomi pro liani , ho acce se , nè mi fermes Quanto ai Lan abbiano ...
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... poeta , ma di chi deve essere poeta , perchè sente , e crea secondo gli detta dentro la passione , che lo innammora . Ognuno ha già inteso che qui parlo della tenzone di Ciullo di Alcamo : non è questa una tragedia ; non una commedia ...
... poeta , ma di chi deve essere poeta , perchè sente , e crea secondo gli detta dentro la passione , che lo innammora . Ognuno ha già inteso che qui parlo della tenzone di Ciullo di Alcamo : non è questa una tragedia ; non una commedia ...
Сторінка 41
... poeta più dicevole che il fratello del prode Cinegiro . Da Euripide dunque a me pare che l ' arte poi degenerando abbia incominciato a divenire scopo a sè stessa . In altri termini da lui io suppongo sia venuta primamente la scuola ...
... poeta più dicevole che il fratello del prode Cinegiro . Da Euripide dunque a me pare che l ' arte poi degenerando abbia incominciato a divenire scopo a sè stessa . In altri termini da lui io suppongo sia venuta primamente la scuola ...
Сторінка 41
... poeta , non è mestieri che si ricordi in questo luogo . Per altro non mancarono le sceniche rap- presentazioni , anzi furono con tanto maggior pompa d'apparato condotte , quanto più sciagurati erano i tempi , in cui veniva- no eseguite ...
... poeta , non è mestieri che si ricordi in questo luogo . Per altro non mancarono le sceniche rap- presentazioni , anzi furono con tanto maggior pompa d'apparato condotte , quanto più sciagurati erano i tempi , in cui veniva- no eseguite ...
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Сторінка 447 - Tauro *, e fui dentro da esso. O gloriose stelle , o lume pregno Di gran virtù , dal quale io riconosco Tutto qual che si sia il mio ingegno : Con voi nasceva , e s...
Сторінка 203 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovil, dov' io dormii agnello Nimico ai lupi, che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quivi entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Сторінка 82 - Hanc olim veteres vitam coluere Sabini, hanc Remus et frater, sic fortis Etruria crevit scilicet et rerum facta est pulcherrima Roma, septemque una sibi muro circumdedit arces.
Сторінка 13 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Сторінка 402 - E se de' nostri affanni Cosa veruna in ciel , se nell'aprica Terra s'alberga o nell'equoreo seno, Pietosa no, ma spettatrice almeno. Vili. INNO AI PATRIARCHI O DE' PRINCIPII DEL GENERE UMANO. E voi de...
Сторінка 400 - n belle donne oneste atti soavi Sono un deserto, e fere aspre, e selvagge. SONETTO. QUEL Rosignuul che sì soave piagne Forse suoi figli, o sua cara consorte, Di 'dolcezza empie il cielo e le campagne Con tante note sì pietose e scorte, E tutta notte par che m' accompagne, E mi rammento la mia dura sorte ; Ch' altri che me non ho di cui mi lagne ; Che 'n Dee non credev
Сторінка 350 - Ond' ei levò le ciglia un poco in soso; Poi disse: Fieramente furo avversi A me ed a' miei primi ed a mia parte, Sì che per due fiate gli dispersi.
Сторінка 272 - Qui l'autore confessa di non sapere un'altra cosa: se Lucia fosse, in tutto e per tutto, malcontenta d'essere stata spinta ad acconsentire. Noi lasciamo, come lui, la cosa in dubbio.
Сторінка 11 - Ora apri gli occhi a quel ch' io ti rispondo, E vedrai il tuo credere e il mio dire Nel vero farsi come centro in tondo. Ciò che non more, e ciò che può morire, Non è se non splendor di quella idea Che partorisce, amando, il nostro Sire ; Chè quella viva luce che sì mea Dal suo lucente, che non si disuna Da lui, nè dall...
Сторінка 236 - ... più nobili sentimenti con la più profonda indifferenza. Se in questa Italia arcadica vogliamo trovare uomini , che abbiano una coscienza , e perciò una vita , cioè a dire che abbiano fede, convinzioni, amore degli uomini -e del bene, zelo della verità e del sapere, dobbiamo mirare là , in questi uomini nuovi di Bacone , in questi primi Santi del mondo moderno, che portavano nel loro seno una nuova Italia e una nuova letteratura. E inchiniamoci prima innanzi a Giordano Bruno.