Le rime del Petrarca, Том 1Dalla tipografia dei ff. J. e. L. Ciardetti, 1821 |
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... dice : creden- do esso che fossi te ; che ne parlò il Gesualdo ( V. Petr . col Gesualdo , Venezia 1553 , fac . 140 ) la- sciandoci scritto così : Mi rimembra , che questo luogo habbia dato non poco di lunga lite a col oro che non ...
... dice : creden- do esso che fossi te ; che ne parlò il Gesualdo ( V. Petr . col Gesualdo , Venezia 1553 , fac . 140 ) la- sciandoci scritto così : Mi rimembra , che questo luogo habbia dato non poco di lunga lite a col oro che non ...
Сторінка xii
... dice de conflictu : et quicquid non est illa ecc .; e che per simil guisa ne parlarono 1 Castelvetri , i Cinonj , gli Alunni , ed altri molti ch ' io lascio di noverare , perchè notissimi a chiunque anche per poco versato nello studio ...
... dice de conflictu : et quicquid non est illa ecc .; e che per simil guisa ne parlarono 1 Castelvetri , i Cinonj , gli Alunni , ed altri molti ch ' io lascio di noverare , perchè notissimi a chiunque anche per poco versato nello studio ...
Сторінка xviii
... di que ' passi , intorno a cui molti si lam- biccarono inutilmente il cervello , siccome là nel Sonetto LXXXI , ( Vol . II . ) dove dice : E ' n mezzo ' l cor mi sona una parold dopo ch'ei stesso disse nel Sonetto LXIV . ( Vol XVIII.
... di que ' passi , intorno a cui molti si lam- biccarono inutilmente il cervello , siccome là nel Sonetto LXXXI , ( Vol . II . ) dove dice : E ' n mezzo ' l cor mi sona una parold dopo ch'ei stesso disse nel Sonetto LXIV . ( Vol XVIII.
Сторінка xxii
... dice il commendatore Annibal Caro nelle sue lettere , P. II . fac . 136 , ediz . de ' Giunti , molto fuggito dal Pe- trarca . Mi rimarrebbe adesso a dir qualche cosa intorno a ciò che concerne la parte bibliografica , e calcogra- fica ...
... dice il commendatore Annibal Caro nelle sue lettere , P. II . fac . 136 , ediz . de ' Giunti , molto fuggito dal Pe- trarca . Mi rimarrebbe adesso a dir qualche cosa intorno a ciò che concerne la parte bibliografica , e calcogra- fica ...
Сторінка 77
... , Nè suon curava di spezzata nebbia . Ma non fuggio giammai nebbia per venti , Come quel dì ; nè mai fiume per pioggia ; Nè ghiaccio quando ' l Sol apre le valli . SONETTO XLIII . Caduto in un rio , dice che IN VITA DI M. LAURA 77.
... , Nè suon curava di spezzata nebbia . Ma non fuggio giammai nebbia per venti , Come quel dì ; nè mai fiume per pioggia ; Nè ghiaccio quando ' l Sol apre le valli . SONETTO XLIII . Caduto in un rio , dice che IN VITA DI M. LAURA 77.
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affanni alcun allor altrui Amor Antonio Piccolomini anzi arda arde ardo Arquà avea Avignone Avrian begli occhi bel viso bella bellezze bramo cangiar Canzoniere ch'a ch'al ch'è ch'i Ch'ogni che'l ciel colle d'Amor desio DICHIARAZIONI ED ILLUSTRAZIONI dico doglia dolce dolcezza donna edizione fera fior fiume foco FRANCESCO PETRARCA frondi fuggir gentil ghiaccio giammai giorno Idaspe ILLUSTRAZIONI STORICO-CRITICHE l'alma l'aura l'erba lagrime lasso leggiadra lezione comune lume luogo m'ha Madonna meco medesimo mezzo mondo mortal morte notte nove omai onda marina onesta onore Padova parlar Parma parole passo pensier Petrarca piacer piagge pianger piango pianto pietà Poeta pregio primier ragione Rapido fiume rime ritratto di Laura riva Ruzante sdegno SESTINA sieno soave SONETTO sospir sospiri spero spirto stanco stelle strugge talor uscian Valchiusa Vaucluse veder veggio verde vidi virtute vista viver vivo voglia volte volve
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Сторінка 143 - CHIARE, fresche e dolci acque, Ove le belle membra Pose colei che sola a me par donna; Gentil ramo, ove piacque (Con sospir mi rimembra) A lei di fare al bel fianco colonna; Erba e fior, che la gonna Leggiadra ricoverse Co l'angelico seno; Aer sacro sereno, Ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse; Date udienza insieme A le dolenti mie parole estreme.
Сторінка 55 - 1 sol volge le 'nfiammate rote per dar luogo a la notte, onde discende da gli altissimi monti maggior l'ombra, l'avaro zappador l'arme riprende, e con parole e con alpestri note ogni gravezza del suo petto sgombra; e poi la mensa ingombra di povere vivande, simili a quelle ghiande le qua' fuggendo tutto '1 mondo onora.
Сторінка xlix - Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono di quei sospiri ond'io nudriva '1 core in sul mio primo giovenile errore, quand'era in parte altr'uom da quel ch'i' sono, del vario stile in ch'io piango e ragiono fra le vane speranze e '1 van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, non che perdono. Ma ben veggio or...
Сторінка 153 - ... n bianca nube, sì fatta che Leda avria ben detto che sua figlia perde come stella che 1 sol copre col raggio; e quanto in più selvaggio loco mi trovo e 'n più deserto lido, tanto più bella il mio pensier l'adombra. Poi quando il vero sgombra quel dolce error, pur lì medesmo assido me freddo, pietra morta in pietra viva, in guisa d'uom che pensi e pianga e scriva.
Сторінка 158 - Pace non trovo , e non ho da far guerra ; E temo, e spero; ed ardo, e son un ghiaccio ; E volo sopra '1 cielo , e giaccio in terra ; . E nulla stringo, e tutto '1 mondo abbraccio. Tal m' ha in prigion, che non m'apre né serra ; Né per suo mi riten , né scioglie il laccio; E non m...
Сторінка 215 - L'abito eletto, e mai non visto altrove, Che dolcemente i piedi, e gli occhi move Per questa di bei colli ombrosa chiostra. L'erbetta verde, ei fior di color...
Сторінка 145 - Quante volte diss'io • allor pien di spavento : costei per fermo nacque in paradiso! Così carco d'oblio il divin portamento e '1 volto e le parole e '1 dolce riso m'aveano, e sì diviso da l'imagine vera, ch'i' dicea sospirando : qui come venn'io, o quando?
Сторінка 183 - In qual parte del Ciel, in quale idea Era l'esempio onde Natura tolse Quel bel viso leggiadro, in ch'ella volse Mostrar quaggiù quanto lassù potea? Qual ninfa in fonti, in selve mai qual Dea Chiome d'oro si fino a l'aura sciolse? Quand'un cor tante in sè virtuti accolse? Benchè la somma è di mia morte rea.
Сторінка 15 - 1 gran lume gli offende , Non escon fuor se non verso la sera : Ed altri col desio folle ; che spera Gioir forse nel foco , perchè splende ; Provan 1' altra virtù , quella che 'ncende . Lasso , il mio loco è 'n questa ultima schiera ; Ch
Сторінка 55 - 1 pastor calare i raggi Del gran pianeta al nido ov'egli alberga E 'mbrunir le contrade d'oriente, Drizzasi in piedi, e co l'usata verga, Lassando l'erba e le fontane ei faggi, Move la schiera sua soavemente ; Poi lontan da la gente...