Зображення сторінки
PDF
ePub

aver

complicatissimo; che attribuisca la priorità dell'invenzione al prof. Ramis, per averne egli dato notizia sotto li 10 marzo 1815, tempo in cui l'artefice italiano non poteva ancora compito il suo, ch' era già fatto nel 1814, prima che il cav. Assalini portasse in Baviera una pila pel principe Eugenio, e già perfezionato nel febbrajo 1815; che faccia grande strepito per l'indicazione de' secondi fatta dal Ramis, quasi questa portasse una differenza essenziale, e non fosse facilmente praticabile anche nell' orologio dello Streizig; che finalmente proponga di chiamare l'orologio elettrico a pendolo d'ora innanzi l'orologio del Ramis; e che il Ramis medesimo ami che si conservi il segreto dell' interna costruzione fin tanto ch'egli non abbia anticipatamente colto alcuni frutti della sua diligenza!!!

Noi non possiamo che lodare il prof. Zamboni per avere con una semplice esposizione di fatto risposto vittoriosamente a questo usurpatorio tentativo, e per avere così rivendicato all' Italia, a Verona, al sig. Streizig, e noi aggiugneremo pure liberamente, a sè stesso, il merito di questa scoperta, e per servirci delle parole del compilatore bavaro, di questo parto della patria industria, di questo nuovo prodotto dell' arte. Osiamo anche lusingarci che alcuno non si avviserà di censurarlo, come troppo italiano, per lo zelo dimostrato nel rivendicare all' Italia l'onore che giustamente alla medesima è dovuto..

.

L. B.

Bibl. Ital. T. III.

33

APPENDICE

PARTE I.

SCIENZE LETTERE ED ARTI STRANIERE.

Viaggio alle regioni equinoziali del nuovo Continente, fatto negli anni 1799-1804 da Alessandro DE HUMBOLDT e BONPLAND, compilato da Alessandro DE HUMBOLDT: prima parte: Relazione storica: Parigi, 1815, Tomo 1.o

NB. La moltiplicità delle materie ci ha impedito fino ad ora il pubblicare il seguente estratto, benchè presentato fino dal febbraio corrente anno.

I sig. barone Alessandro de Humboldt compl

[ocr errors]

nell' anno 1805 il suo viaggio in America, viag gio certamente il più grande ed ardito e nel tempo stesso il più utile alle scienze che siasi intrapreso da un particolare (a). In compagnia del sig. Bonpland percorse nel periodo di quasi sei anni le regioni equinoziali del nuovo con tinente da 10 gr. di lat. setten. fino a 12 gr. di lat. mer., internandosi in molte contrade

(a) V. Il Gior. Bibl. di Milano gennaio 1808.

[ocr errors]

della zona torrida, dove nessun naturalista prima di lui aveva posto piede, e percorrendo uno spazio di quattro mila leghe nelle due Americhe. Tornato felicemente in Europa, e volendo che i coltivatori delle scienze naturali potessero godere del frutto delle sue fatiche, si accinse a pubblicare tutto ciò che aveva osservato e che poteva contribuire ai progressi delle medesime scienze. Discostandosi per altro dal costume generale dei viaggiatori, prima di esporre la storia del suo viaggio, cioè prima di parlare di sè stesso, preferì di richiamare l'attenzione de' fisici sopra i grandi fenomeni che la natura presenta nelle regioni da lui percorse: quindi il primo volume che pubblicò fu il Quadro fisico delle regioni equinoziali, nel quale in un solo prospetto cercò di riunire tutti i fenomeni fisici che si osservano nella parte del nuovo Continente compresa nella zona torrida, incominciando dal livello del mare del sud ed innalzandosi fino alle cime più alte delle Ande; cioè la vegetazione. gli animali, i rapporti geologici, la coltivazione del suolo, la temperatura dell'aria, i limiti delle nevi perpetue, la costituzione chimica dell' atmosfera, la sua tensione elettrica, la sua pressione barometrica, il decrescimento della gravitazione, l'intensità del colore azzurro del cielo, l'indebolimento della luce nel suo passaggio per gli strati dell' aria, le refrazioni orizzontali, ed il calore dell' acqua bollente a diverse altezze. Questo prospetto fu la più bella caparra che si potesse dare al Pubblico delle importanti notizie che si sarebbero esposte nei tomi successivi. Nè fu delusa la speranza de' dotti: i volumi pubblicati fino ad ora di zoologia e di

notomia comparata, quelli del Saggio politico della Nuova-Spagna, gli altri delle osservazioni astronomiche e della botanica, sono un ricco deposito di cognizioni preziose a tutti i rami delle scienze fisiche. Non abbiamo difficoltà di dire che se una società di filosofi avesse fatto quel viaggio a spese di un Sovrano, forse non avrebbe potuto mettere nel commercio scientifico una massa di cognizioni più grande di quella che è stata arrecata in Europa da due soli individui Humboldt e Bonpland. Ora che sono già stampati più di due terzi di tutta l' opera, incomincia la pubblicazione della Relazione storica del viaggio, la quale formerà quattro volumi in quarto e due atlanti in foglio, l'uno pittoresco l'altro geografico: il primo atlante è già pubblicato, e nel principio del 1815 si è pubblicata in Parigi la prima distribuzione della relazione storica. con cinque carte dell' atlante geografico.

Se per altro ci è lecito di esternare una riflessione la quale è del tutto estranea al merito dell' opera, crediamo che molti temeranno di vedere interrotta l'edizione di questa parte per fare luogo alla pubblicazione delle altre che ancora rimangono a compirsi. È tale l'interesse che risveglia la lettura di questo voluche sarà dispiacevole il vederne sospesa per lungo tempo la continuazione, e sarebbe cosa gratissima al lettore il potersi accompagnare ai due coraggiosi viaggiatori, il percorrere con loro senza alcuna interruzione le regioni equatoriali, e sotto la loro scorta osservare i fenomeni singolari della natura. Ma se il piano degli editori di questa grande e volu

mẹ,

[merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][merged small]

minosa opera non permette una continuazione seguita di una stessa parte, si daranno da noi gli estratti delle distribuzioni di mano in mano che si pubblicheranno. Crediamo per altro di dover prevenire i dotti che, accomodandoci all' intelligenza della maggior parte de' lettori, alcuni argomenti saranno toccati da noi con quella superficialità che non si può evitare negli estratti de' Giornali. Gli scienziati che si degneranno di leggere i nostri articoli

conosce

ranno quali sono gli argomenti trattati nell'opera che potranno consultare. Incominciamo dunque da questo primo volume della Relazione storica del viaggio, che è la più recente distribuzione giunta in Milano.

[ocr errors]

L'introduzione colla quale si dà principio al volume è molto interessante sì perchè vi si espone il metodo tenuto dai due viaggiatori nell' osservare e descrivere i fenomeni e nel formare le raccolte de' prodotti di tutti e tre i regni, come ancora perchè vi si danno dei brevi estratti de' volumi che compongono tutta l'opera. Noi passiamo al 1.° capitolo.

I due viaggiatori dopo di aver fatto i neces→ sari apparecchi ed essersi muniti di un sufficiente corredo d' istromenti fisici ed astronomici, il 5 giugno del 1799 partono dal porto spagnuolo la Corogna, il 19 giungono all'isola di Teneriffe ed il 16 luglio al porto di Cumana. Un viaggio fatto nella bella stagione dalle co ste della Spagna alle Canarie, e di là all' America Meridionale, non presenta alcun avvenimento che meriti di fissare l'attenzione. Questa', dice il sig. Humboldt, è una navigazione meno pericolosa di quello che sia sovente la traversa

« НазадПродовжити »